martedì 21 aprile 2009

I SASSI - Recensione

Qualcosa di noi è rimasto nei pruchody, ossía nei passaggi, che permettono di attraversare il centro di Praga senza uscire all’aperto, nella fitta rete di piccole strade furtive, nascoste all’interno di blocchi di città vecchissime. Nella Città Vecchia ci imbrogliava questo ordíto di ànditi occulti e comunicazioni infernali, che per ogni verso si spandono e la ricercano tutta.
Così Angelo Maria Ripellino descrive la città misteriosa di Franz Kafka nel suo indimenticabile Praga Magica. Scomodare il nostro più grande esperto di letteratura ceca è d’obbligo per parlare de I Sassi (Edizioni Il Foglio, www.ilfogliolettarario.it, pagine 151, euro 12), il bellissimo romanzo di Sacha Naspini. Lo scrittore grossetano ambienta la sua storia in una Praga avvolta nei misteri che la fondano. È un noir con fortissimi accenti esistenziali quello che Naspini scrive. Ma la forza dell’intero romanzo è nella scrittura felice e suggestiva: la trama avvincente saprà catturare il lettore forte che cerca nella lettura emozioni vere. Di questi tempi magri per la nostra narrativa è davvero difficile trovare libri che si fanno leggere e apprezzare per la loro perfezione. I Sassi è un grandissimo romanzo di uno scrittore vero che conosce la seduzione della parola e soprattutto sa costruire intorno alla bellezza misteriosa della città di Praga un magistrale intreccio esistenziale e giallo con inaspettato colpo di scena finale. Sacha Naspini è uno scrittore di cui si parlerà molto perché coltiva un’idea insuperabile del narrare novecentesco che oscura la mediocrità minimalista delle attuali modi letterarie. A questo punto è imperativo non svelare nulla del racconto e del mistero intrigante nel quale cadono i protagonisti del romanzo. Sono sicuro che il lettore si renderà conto, a lettura iniziata, di non poter fare a meno di arrivare presto alla fine, perché catturato dal vortice di sensazioni forti, toccato nel suo intimo dalle dannazioni di questa storia che prima di tutto rivela l’inferno che alberga in fondo a ogni uomo. Sacha Naspini è uno scrittore di razza, perché la sua narrativa racconta storie, trasmette emozioni. E di questi tempi non è poco.
Nicola Vacca

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