martedì 21 aprile 2009

I SASSI - Recensione

FONTE - a cura di Gianluca De Salve

La vendetta resiste nel tempo oltre qualsiasi perdono
Un affare importante e segreto in un mondo senza pietà
Praga, con le sue atmosfere ignote e indecifrabili, con i suoi locali annebbiati dal fumo delle sigarette e rischiarati solo in parte da una debole luce, è lo scenario dell’incontro tra un uomo misterioso e una giovane prostituta. I loro destini si incrociano nel corso di una notte che sembra non finire mai, una notte lunga quanto i loro ricordi, orchestrati in un valzer febbrile da un gioco maledetto che svela le loro esistenze agli occhi l’uno dell’altra in base ai colori di un mazzo di carte, con il rosso e il nero che alternano i loro racconti in un’ondata di emozioni e sensazioni implacabili. E’ la storia di un affare nel mercato nero degli oggetti d’antiquariato. La brama di voler a tutti i costi un pezzo unico, dall’inestimabile valore, lascia dietro di se, in giro per l’Europa, una scia di odio, amore, morte e vendetta in un mondo che non perdona in alcun modo il tradimento, un mondo di professionisti abituati a muoversi come fantasmi, pronti a tutto, senza alcuno scrupolo, con un loro codice di comportamento che non ammette alcuna pietà perché si rischierebbe di compromettere l’onore e il rispetto e di conseguenza il proprio potere. Ma è anche la storia di una bambina abbandonata e di una vita dominata dalla continua ricerca di una possibile soluzione a un vuoto che nessuno riesce a colmare, un vuoto che nessuna scienza può spiegare e nessun contatto umano riesce mai a soddisfare completamente. Fino a un incontro, un amore negato che spegne il desiderio di continuare a vivere perché chiude ogni ricerca e qualsiasi volontà, perché in un lampo definisce l’unica speranza alla quale non possiamo rinunciare come fosse l’aria che respiriamo. Naspini ci cattura in ogni momento con personaggi fortemente caratterizzati da ogni tipo di emozione, personaggi affascinanti ed estremi che si traducono in una tensione che non cala mai, anzi, sale continuamente mentre i pezzettini del puzzle che compongono la vicenda saltano fuori incastrandosi tra loro e avvolgendo i destini dei due protagonisti dell’incontro anche oltre l’ultima carta del mazzo, ripiombando come in un tragico anniversario, nella stanza di quel bar di Praga per ricongiungersi in un finale in cui tutte le storie che si sono trascinate nei ricordi di entrambi esplodono violentemente scontrandosi tra loro, svelando un passato che ha rincorso il futuro per delle vite che «sono come sassi, rotolano uno accanto all’altra, cozzano, si rompono in frammenti; e i frammenti si scontrano con altri frammenti…Ogni vita è ricordo e possibilità di un’altra vita».

Gianluca De Salve

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