Perché leggere "I Cariolanti" di Sacha Naspini
Perché è un libro che non si può descrivere in un pugno di righe. Crudo, selvatico, spietato, tenero a suo modo, comico a suo modo, il libro di Sacha è un piccolo gioiello che profuma di antico, di storia, di rabbia e d'amore. O amore negato, a dirla tutta. Il protagonista "cresce" col lettore: da bambino, a ragazzo, a uomo adulto, ogni capitolo svela qualcosa di lui, è una carrellata veloce nella vita difficile e mai impossibile di un abitante del bosco. Abitante? Possiamo chiamarlo così? No, perché Bastiano non "abita" nel bosco, ma ci è nascosto. Nascosto assieme al padre e la madre in un rifugio sotterraneo per scampare alle minacce della guerra. Questa guerra vuole il padre di Bastiano arruolato e allora ci si nasconde: fra gli animali, gli alberi, i disperati segreti e le atrocità che può comportare una guerra vista da sottoterra. La fame, la miseria, la necessità di lottare e sporcarsi le mani. Bastiano, agli esseri umani, preferisce i cani randagi, i cinghiali, le bestie selvatiche della sua Toscana. Trova in quanto lo circonda tutto ciò che gli serve, eccetto una cosa: l'amore. L'amore che conosce in modo maldestro e cupo, affrettato ed esasperato. E allora partire, combattere, trascendere, diventare tutt'uno con le bestie e col bestiale bisogno di amare, ciascuno alla propria maniera, ciascuno come può. Sono stata volontariamente telegrafica perché non voglio svelare nulla di un libro che chiede di essere letto e incoraggia a proseguire, pagina dopo pagina. Però posso dirvi cosa mi è rimasto nel cuore, dopo aver letto questa avventura elettrizzante che lascia poco spazio per riprendere fiato: ho pensato "Homo homini lupus". A parer mio, é la miglior definizione per questo fantastico romanzo che vi auguro di leggere il prima possibile: con la giusta dose di stomaco, senza dimenticarsi del cuore. Maria Silvia Avanzato http://www.ibs.it/code/9788861921054/naspini-sacha/cariolanti |
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