venerdì 19 giugno 2009

CENTO PER CENTO - Recensione


Cento per cento
di Sacha Naspini


Edizioni Historica
Collana Short Cuts
Narrativa racconto lungo
Pagg. 95
ISBN: 978890357282
Prezzo: € 5,00

Dino Carrisi, un immigrato italiano, è stato in passato uno dei più grandi pugili americani, arrivando per ben due volte a conquistare il titolo mondiale, ma, soprattutto, è stato un cento per cento, cioè uno nato esclusivamente per combattere sul ring, una specie di genio della “nobile arte”.
Ora, vecchio, quasi in povertà e ubriacone, coglie l’opportunità di un’intervista televisiva della rete Canale 2 per raggranellare un po’ di soldi, ma prevalentemente per realizzare un disegno che ha costruito giorno per giorno.
Lo spettacolo così diventa il riassunto della sua vita, dai primi pugni negli incontri sotterranei fino alla gloria, e poi a venti anni di carcere scontati per il presunto omicidio della moglie.
Raccontato in presa diretta, come solo può esserla un’intervista televisiva, Cento per cento è un’opera di grande bellezza, originale quel che basta, senza cioè diventare alla lunga fine a se stessa, scritta con quella capacità che ho sempre riconosciuto a Naspini di delineare fatti, ambienti e personaggi con immediatezza, senza banalità o superficialità, con quell’attitudine naturale che ha l’autore di scavare dentro, di incidere, mettendo a nudo l’anima del protagonista in cui il lettore finirà prima o poi per trovare qualche tratto che lo accomuna.
Non è il solito ritratto del pugile suonato e piagnone, è uno scorcio di vita che riemerge dalla memoria, come se uno fosse lì, davanti a te, per parlarti di sé, di ciò che è stato, di ciò che avrebbe voluto fare e non ha fatto. Non c’è una riga di monotonia, non c’è nulla di già letto, c’è una vicenda umana che lentamente porta a uno stato emotivo che esplode nel sorprendente finale.
La vita come spettacolo, propria dei media, viene ribaltata, e così anche l’intervistatore entra nella vita vera, come protagonista, così che al termine emergerà solo la realtà, nuda, anche crudele, l’ultimo KO costruito da un pugile cento per cento.
Posso solo dire, da ultimo, che questo racconto lungo mi ha entusiasmato, dopo una lettura coinvolgente come poche.
Renzo Montagnoli

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